venerdì 5 marzo 2010

PAESE CHE VAI..........

Mi hanno suggerito di descrivere un po' delle nostre usanze. Lo so che molte vi sembreranno strane ma in alcuni paesetti esistono ancora.

IL MATRIMONIO
Fino a poco tempo fà, le usanze riguardo il fidanzamento e il matrimonio, erano diverse da quelle di oggi. Diciamo che era tutto più romantico, poichè le occasioni di parlarsi erano pochissime,i fidanzati, comunicavano tramite canzoni ( a serenata ). L' età del matrimonio era 13, 14 anni, e chi superava i 26,27 anni era considerata "zitella".

A FUJITINA ( A Crotone a Calata)

Fino a pochi anni fa, a fujitina era quasi di moda!! Era il matrimonio senza abito bianco.Accadeva tra due giovani innamorati , che, o per disastrate condizioni economiche o per contrasti tra le famiglie decidevano si “fuggire” insieme ( na calamu ) !! .

La notizia suscitava grande scalpore nell’interno del paese, fino al punto che, alcuni genitori non volevano sentire pronunciare più, il nome dei propri figli, altri genitori invece si rassegnavano e al ritorno dei “fuggiaschi”. (Fuga che normalmente durava dai tre ai sette giorni), imponevano il matrimonio, (il quale come detto all’ inizio, veniva celebrato senza abito bianco oppure senza velo). Questo era il sistema per vincere l’ odio dei genitori dissenzienti.

IL CORREDO

Fino dalla nascita di una figlia femmina, Mamma e Nonna si adoperavano a realizzare “ U corredo” la dote, che comprendeva mutande e sottoveste ricamate, tutto in numero pari, sei, dodici, ventiquattro.Lenzuola, asciugamani, coperte e tovaglie da tavola che un tempo si tessevano al telaio. Qualche mese prima del matrimonio, il corredo veniva tirato fuori dalle cassepanche per essere lavato e mostrato ai vicini di casa.

IL LETTO DEGLI SPOSI

Tradizione che ancora oggi si ripete in molti comuni . Una settimana prima del matrimonio, sulla futura dimora degli sposi, viene aggiustato il letto matrimoniale. Per l’ occasione si espone il corredo che porta in dote la ragazza e che le donne nubili della famiglia portano, dalla casa paterna alla futura degli sposi, vengono invitati tutti i parenti e il vicinato, una volta aggiustato il letto viene lanciato il bambino più piccolo nel centro del letto come augurio di fecondità. Sul letto nuziale tutti gli invitati appuntavano soldi sui cuscini ognuno secondo le proprie possibilità, intanto si festeggiava con pasticcini fatti in casa, liquori e balli.

IL GIORNO DEL MATRIMONIO

Eccoci arrivati al giorno del matrimonio, all’alba, le donne del vicinato addobbavano con tralci d’ edera e fiori l’ uscio, che la sposa avrebbe varcato. L’ abito bianco della sposa veniva portato, dalla casa paterna di lui, alla casa paterna di lei dalla suocera, in una grande cesta di vimini, e la futura nuora affinché la cesta non ritornasse indietro vuota, ricambiava il dono con un’ altro dono (normalmente un pezzo di stoffa per confezionare un abito). Non appena la sposa era pronta, partiva un corteo diretto in chiesa con tutti gli invitati, durante il cammino gli sposi venivano salutati dalle famiglie con lanci di riso e soprattutto confetti, che i ragazzi del paese per raccoglierli si buttavano letteralmente a terra tra le gambe dei partecipanti. A nozze avvenute si girava con i vassoi pieni di liquori, pasticcini, confetti. La sera quando i festeggiamenti erano finiti, un gruppetto di amici si riunivano sotto il balcone della camera da letto, con chitarra e mandolino suonavano e cantavano " a serenata", alla fine della "serenata" la sposa si chiudeva nella camera da letto, mentre lo sposo, per ringraziare offriva da mangiare e bere a tutto il gruppetto. Dopo una settimana di ritiro in casa gli sposi finalmente uscivano per andare in chiesa, lo sposo indossava il vestito delle nozze mentre la sposa indossava il secondo abito e la “parata”cioè i regali d'oro che aveva ricevuto il giorno della promessa .Finita la messa, per usanza, erano invitati dalla suocera alla casa paterna di lui.

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