lunedì 27 settembre 2010

"La notte piccante" di Catanzaro













Sono state migliaia le persone che hanno partecipato a Catanzaro alla ''Notte piccante'', organizzata dall'assessorato comunale al Turismo.

Il centro storico di Catanzaro e' stato teatro fino all'alba di una serie di iniziative enogastronomiche, artistiche e culturali. Protagonista assoluto della manifestazione il morzello, il piatto tipico catanzarese a base di carne bovina, pomodoro e peperoncino. Molti i concerti e gli spettacoli di danza e musica. Tra gli artisti che si sono esibiti anche Daniele Silvestri.


La Notte Piccante è l’occasione per poter vivere, non solo una magica serata di festa e di allegria, ma anche la proverbiale accoglienza dei catanzaresi. Questo modo di essere dei cittadini di Catanzaro ha fatto sì che molti viaggiatori stranieri e italiani si innamorassero di questa città. L’inglese George Gissing scrisse « Qui mi sento bene, anzi molto bene, perché è qui che è più bello vivere […]. Nella mia geografia ancora sta scritto che tra Catanzaro e il mare si trovano i Giardini delle Esperidi ».

L’ evento scaturito dalla fantasia e dall'entusiasmo
dall’Assessorato al turismo del Comune di Catanzaro è giunto così al
quarto capitolo della sua già significativa storia: un successo
clamoroso testimoniato da circa settecentomila visitatori arrivati da
ogni dove. Uno sciame di folla che ha invaso le vie del centro storico
di Catanzaro per una notte protrattasi sino all’alba inoltrata che
quest'anno ha quasi raggiunto il milione di
presenze complessive. Cultura, musica, tradizione, arte e spettacolo
sono andate a braccetto per fare sin dal loro primo apparire della
"Notte Piccante" un evento sensazionale che ha avuto come suo
protagonista principale sua maestà “ u morzeddhu”, il piatto di
eccellente prelibatezza sulle tavole dei catanzaresi.
La "Notte
Piccante" rappresenta il connubio tra allegria e arte, voglia di
gastronomia e necessità di cultura, divertimento e socializzazione. In
altre parole è una notte in cui almeno l’intera provincia se non buona
parte della regione si raccorda per affollare le vie di Catanzaro.
Anche in questa edizione il colore predominante dell’evento è stato il
rosso in tutte le sue sfumature, una caratteristica che ha animato la
notte dei presenti con passione e allegria: è stata una notte in cui le
sorprese sono state continue, gli eventi musicali e artistici hanno scosso
le principali piazze cittadine.
Una notte in cui commercianti,
albergatori e tutti coloro che hanno lavorato in armonia per il perfetto
svolgimento della festa, hanno fatto risaltare il meglio che la città può
offrire.


giovedì 23 settembre 2010


Concerto-tributo per Rino Gaetano
"Nunte Reggae Più" Tribute Band
26 settembre 2010
Hangar Pub
Casamassima (Bari)


"Nunte Reggae Più" Tribute Band in esclusiva per i Fans il 26 settembre 2010 a Casamassima (Bari)

Sarà un Concerto con il botto per i fan di Rino Gaetano!
É stato fissato per domenica 26 settembre 2010, all'HANGAR di Casamassima, il Raduno per il Crotonese, uno degli eventi più attesi dei fans di Rino Gaetano.

Il Raduno è una straordinaria ed unica occasione per stare insieme, incontrarsi, conoscersi, rivedersi e mettersi in contatto con la band "Nunte Reggae Più", ascoltare la sua musica per un'intera serata.


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Autore di canzoni graffianti e appassionate, paladino del Sud e degli sfruttati, nemico giurato di tutti i politici, Rino Gaetano ( Crotone 29 ottobre 1950 - Roma, 2 giugno 1981 )è uno dei songwriter di culto della scena italiana. Ha cantato un'Italia grottesca negli anni della tensione e delle P38. Dopo la sua morte, le sue canzoni sono state riscoperte negli anni e saccheggiate senza ritegno. Ma la denuncia sociale celata dietro l'ironia delle sue filastrocche resta ancora attualissima.

"C'è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale!..."

venerdì 17 settembre 2010

L'Italia verso l'unità: la spedizione dei Fratelli Bandiera nel Regno delle Due Sicilie


Attilio Bandiera (1810-1844) - Emilio Bandiera (1819-1844).
Nobili, figli di un ammiraglio della Marina Austriaca, aderirono alle idee di Giuseppe Mazzini e fondarono una loro società segreta, l'Esperia (nome col quale i greci indicavano l'Italia antica) e con essa tentarono di effettuare una sollevazione popolare nel Sud Italia.

Nel marzo 1844 a Cosenza, in Calabria scoppiò un moto durante il quale il capitano Galluppi, figlio del grande filosofo Pasquale Galluppi, trovò la morte. In breve tempo ritornò la calma e con la calma il processo, dove furono condannate a morte 21 persone, delle quali solo sei furono giustiziate. Il 13 giugno 1844, i fratelli Emilio e Attilio Bandiera, disertori della marina austriaca, partirono da Corfù alla volta della Calabria seguiti da 17 compagni, dal brigante calabrese Giuseppe Meluso e dal corso Pietro Boccheciampe. Il 16 giugno 1844 sbarcarono alla foce del fiume Neto, vicino Crotone e appresero che la rivolta scoppiata a Cosenza si era conclusa e che al momento non era in corso alcuna ribellione all'autorità del re.Pur non essendoci alcuna rivolta i fratelli Bandiera vollero lo stesso continuare l'impresa e partirono per la Sila. Il Boccheciampe, appresa la notizia che non c'era alcuna sommossa a cui partecipare, sparì e andò al posto di polizia di Crotone per denunciare i compagni. L'allarme dato, raggiunse anche la cittadina di San Giovanni in Fiore.

Subito iniziarono le ricerche dei rivoltosi ad opera delle guardie civiche borboniche. Proprio quando il gruppetto si trovava alle porte di San Giovanni in Fiore, vennero avvistati dalle guardie civiche partite dal paese, e in seguito ad alcuni scontri a fuoco, avvenuti presso la località della Stragola (dove oggi si trova un ceppo in marmo commemorativo dell'eroiche gesta) nel comune di San Giovanni in Fiore, vennero tutti catturati.

Vennero prima portati presso le prigioni della cittadina silana, tranne i feriti che vennero trasportati immediatamente a Cosenza. I catturati furono portati dinanzi la corte marziale, che li condannò a morte. Il re Ferdinando II questa volta fu severo e ne graziò pochi; i fratelli Bandiera con altri sette compagni vennero fucilati nel Vallone di Rovito il 25 luglio 1844.
Si dice che le ultime parole pronunciate furono: " Fratelli,fratelli sparateci al petto e poi gridate -Viva l'Italia-"

giovedì 16 settembre 2010

Cultura,poesia,arte.....

Con il patrocinio

COMUNE DI
ROCCA IMPERIALE ( CS)


II CONCORSO INTERNAZIONALE
DI POESIA INEDITA

“IL FEDERICIANO”
(Manifestazione ideata e realizzata dall'Editore Aletti)


I partecipanti dovranno inviare da una a cinque poesie inedite, a tema libero, che non dovranno superare i 30 versi/righe, e che non siano contemporaneamente iscritte ad altri concorsi, entro

il 24 SETTEMBRE 2010
(FARÀ FEDE IL TIMBRO POSTALE DELLA DATA DI PARTENZA)


I partecipanti dovranno indicare il proprio nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, eventuale e-mail, e riportare la seguente autorizzazione firmata: “Autorizzo l'uso dei miei dati personali ai sensi della L. 675/96 e successive modifiche”.
Non saranno considerate valide le poesie inviate in forma anonima.
Le poesie più belle saranno inserite nei volumi antologici “Il Federiciano” editi e distribuiti, nella omonima collana, dalla Aletti Editore.
Gli elaborati non saranno restituiti.
Tra tutte le poesie selezionate, quattro saranno pubblicate su stele di ceramica che verranno adagiate sulle pareti di alcuni edifici del centro storico di Rocca Imperiale: il Paese della Poesia.
La redazione contatterà solo gli autori selezionati per la pubblicazione all'interno dei volumi “Il Federiciano”, i quali dovranno compilare e inviare la scheda di autorizzazione alla pubblicazione che verrà loro spedita, tramite posta, contestualmente ai risultati del concorso.
Per gli autori minorenni è prevista una apposita sezione "I Germogli - Autori in divenire". Questi ultimi dovranno inserire oltre ai propri dati, anche la dicitura "Sezione Germogli". Anche se selezionati, gli autori della sezione Germogli potranno accedere alla pubblicazione solo previo consenso scritto dei genitori.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, anche ad autori strenieri purché mandino gli elaborati in lingua italiana.
Si possono inviare anche poesie in vernacolo.

Le opere dovranno essere inviate,
in cinque copie firmate, al seguente indirizzo:

Concorso “Il Federiciano”
Presso Aletti Editore
Via Palermo 27
00012 Villalba di Guidonia (RM)


oppure tramite un'unica e-mail all'indirizzo di posta elettronica:
ilfedericiano@rivistaorizzonti.net, che dovrà contenere la seguente dicitura “Partecipazione al Concorso Il Federiciano”; anche con questa modalità l'autore dovrà indicare nome, cognome, indirizzo e recapito di telefono.
Si consiglia di richiedere sempre la conferma della ricezione della e-mail.
La partecipazione deve avvenire mediante un'unica modalità, o tramite posta tradizionale o tramite e-mail.
Gli autori selezionati riceveranno un invito a partecipare alla serata di premiazione e presentazione del libro “Il Federiciano” e dello svelamento delle stele poetiche, presso il comune di Rocca Imperiale (CS).

Per ulteriori informazioni telefonare allo 0774-354400/ 338-8456178
www.comune.roccaimperiale.cs.it - http://www.provincia.cosenza.it
www.alettieditore.it - www.rivistaorizzonti.net

martedì 7 settembre 2010

Buon compleanno, Terry!!!

Vivi nel presente,
l'oggi è la vita
la vita nella sua essenza
perchè il passato è solo un sogno
e il futuro è solo una visione.
Ma se vivi bene l'oggi
i giorni passati sono un sogno di felicità
e quelli a venire una visione di speranza.

( cit. dal sanscrito)




Alla mia cara amica Teresa che oggi compie gli anni.

venerdì 3 settembre 2010

Dilaga la protesta dei precari della scuola


AGI – Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, scende in campo a fianco dei precari della scuola, rivolge un appello a “non lasciare soli questi operatori del mondo della scuola e lancia la protesta-proposta dello sciopero della fame a rotazione, anche in Calabria, davanti agli ex provveditorati scolastici provinciali da parte di tutti i sostenitori di questa giusta e sacrosanta battaglia civile e sociale”.

Corbelli si dice pronto ad iniziare lui per primo “questa forma di protesta civile, dello sciopero della fame, significativamente davanti all’Ufficio scolastico regionale di Catanzaro, se questa sua iniziativa sara’ condivisa e sostenuta dalla societa’ civile calabrese, dai partiti politici, di sindacati e dalle Associazioni.

Bisogna sostenere la dignitosa, coraggiosa e disperata protesta che a Roma, davanti a Montecitorio, e in altre regioni italiane i precari della scuola hanno intrapreso per denunciare l’ingiustizia subita, da parte del Ministro della Pubblica Istruzione, Gelmini, e del Governo Berlusconi, con la vergognosa, ingiustificata e inaccettabile cancellazione di migliaia di posti di lavoro. In Calabria, una delle regioni piu’ colpite dai tagli del Governo, si sta attuando qualche isolata iniziativa di protesta.

Chiedo – continua Corbelli – che l’azione di contestazione civile diventi ancora piu’ incisiva e soprattutto vada al di la’ dei soggetti del mondo della scuola. Non dobbiamo assolutamente lasciare soli questi precari, non e’ giusto abbandonare al loro destino questi padri e madri di famiglia che lottano disperatamente, attuando alcuni di loro da molti giorni, a Roma, in Sicilia, in Campania, a Milano e in Friuli, lo sciopero della fame, semplicemente per rivendicare un loro sacrosanto diritto, che si vedono letteralmente calpestato: il posto di lavoro che si sono visti cancellare dalla sera alla mattina dopo anni di precariato e sacrifici da un Governo nemico della scuola, delle fasce piu’ deboli e dei lavoratori, come quello Berlusconi.

Provvedimenti vergognosi e profondamente ingiusti che hanno buttato nella disperazione migliaia e migliaia di famiglie di operatori della scuola che non sanno piu’ cosa fare per continuare vivere dignitosamente, avendo perso dopo anni di lavoro e precariato l’unica fonte di sostentamento.

Per questo – continua – rivolgo un appello a scendere in campo, in Calabria, a fianco dei precari. Facciamolo iniziando anche nella nostra regione uno sciopero della fame, a rotazione, ognuno per un giorno, davanti agli ex provveditorati scolastici. Impegniamoci perche’ questa iniziativa dello sciopero della fame a rotazione, ognuno per un giorno, dalla Calabria si estenda in tutto il Paese. Diamo forza, voce e speranza a questa giusta e sacrosanta protesta”.

FONTE: Orizzonte Scuola

giovedì 2 settembre 2010

Da Orizzonte Scuola

Assunzione, il postino suona sempre due volte?

Mer, 01/09/2010 - 05:53

Maria Nivea Failla - Caro postino, Ti scrivo questa lettera perché… voglio confidarti che verso la fine di ogni periodo estivo ti immagino sul tuo bel lucido scooter, come un principe sul suo bel destriero, giungere al mio cancello e………suonare due volte consegnandomi quel lungo tanto atteso invito a presentarmi al “PALAZZO” scolastico provinciale per riscattare il premio per la Perseveranza , per il Diritto Acquisito , per la Professionalità e l’Esperienza Maturata, per….. l’ANZIANITA’ DI SERVIZIO…..Certo, nel frattempo siamo invecchiati insieme tu ed io…

Sai, sono passati più di vent’anni da quando ti ho immaginato la prima volta! Vent’anni di servizio e 45 di età ; vedi… il nostro non è un mestiere è una missione, una professione , la professione docente, quella che quando entri in classe ti si scalda il cuore nel guardare negli occhi dei tuoi allievi e trovarci tutti i momenti da dedicare loro , affinché possano crescere e maturare culturalmente e in senso lato con l’obiettivo di formare i CITTADINI DI DOMANI .

E ti ho atteso per dieci anni quando, lasciata la Sicilia(leggi anche Calabria) in cerca di lavoro, mi trovavo nella amatissima Sardegna , e dove in domicili sempre diversi immaginavo ti arrampicassi come me su per le vie di Nuoro, Gavoi, Fonni, Macomer, Lanusei, Tortoli’, Yerzu, Orroli, Isili e ancora Cagliari, Iglesias, Carbonia, Sant’ Antioco…..; altro che servizio in paesi di montagna ! Ma sfortunatamente il doppio punteggio è stato riconosciuto in seguito e solo ad altri , non a me e a mio marito anch’egli precario da una vita , che nel frattempo rientrati in Sicilia giravamo per la provincia di Ragusa con il nostro bagaglio pur sempre carico di esperienza acquisita .

Dai postino non te la prendere! non ce l’ho certo con te, ma con un sistema che ci vede come un numero fra tanti, un numero che farà parte di un contingente da immettere in ruolo voluto dal ministero se sei fra i fortunati, o che farà parte dei convocati per gli incarichi annuali sempre che sia AVANZATO qualcosa altrimenti se ne starà a casa con la propria disperazione e la dignità calpestata.

Siamo comunque una spesa da TAGLIARE per finanziare magari imprese militari, per formare i CITTADINI MILITARI DI DOMANI.

Un ministro dalle origini meridionali ha affermato che le azioni di protesta al sud sono opera di militanti politici che si spacciano per precari, eppure basterebbe dare un semplice sguardo alle graduatorie delle varie province per scoprire quanti anziani precari (come può ancora mantenere lo status di precario un docente con più di vent’anni di servizio continuato?) sono ancora li’ senza nessuna maschera.In quella griglia ad “esaurimento” insieme a tutti gli altri, mio marito ed io siamo da anni al numero 1 della graduatoria, aspettando a casa (con mutuo) al numero civico 33 con i nostri due bambini che tu possa suonare magari…due volte.