giugno 2010
Dopo le vittorie di Scopelliti in Calabria e Polverini nel Lazio, entrambi procedono a tagli indiscriminati. Nel primo caso serve una vera rivoluzione, nell'altro viene annunciata ma è solo apparente. E gli ospedali chiudono.
Il nodo è il rientro dal debito e il governo chiede di accelerare. Niente utilizzo dei fondi Fas, ha intimato l’esecutivo, se non si prepareranno piani adeguati per ridurre con la spesa il disavanzo della sanità. L’aut aut riguarda alcune Regioni tutte amministrate dal centrodestra.
oggi, ottobre 2010
BRACCIANO( RM ) – Un presidio pubblico di cittadini, associazioni, amministratori e personale medico e sanitario di fronte all’ospedale Padre Pio per protestare contro la prospettiva di essere privati di un servizio essenziale per la salute pubblica del territorio. Ieri, dalle 10.30 alle 12.30, oltre 200 manifestanti si sono radunati in assemblea all’ingresso del nosocomio braccianese per protestare contro il piano di riordino della rete ospedaliera che il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha presentato al Ministero della Salute. Per due ore, bloccata anche la viabilità della via Bracianese-Claudia.
Striscioni, cori, slogan e interventi di autorità pubbliche e cittadini hanno scandito la protesta, ribadendo la contrarietà della cittadinanza al ridimensionamento dell’ospedale che si trasformerebbe in un punto di primo intervento, privando l’intera area di una struttura ospedaliera di riferimento.
CARIATI ( CS )-Sono scesi in piazza i cittadini calabresi per difendere l’ospedale di Cariati. Secondo le stime degli organizzatori sono stati diecimila i manifestanti che hanno percorso la strada Ss 106, partendo dall’ospedale di Cariati. Alla base del dissenso un progetto di ridimensionamento organizzativo delle strutture ospedaliere di Cariati e Trebisacce. Oltre ai cittadini, erano presenti personalità politiche locali, amministratori provinciali, comunali. Tutti in coro hanno chiesto al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, di “rivedere le assurde e inspiegabili decisioni assunte in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera di un intero territorio pesantemente penalizzato e mortificato".
VERGOGNA!!!NON SI SCHERZA CON LA SALUTE DEI CITTADINI!
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