venerdì 3 settembre 2010
Dilaga la protesta dei precari della scuola
AGI – Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, scende in campo a fianco dei precari della scuola, rivolge un appello a “non lasciare soli questi operatori del mondo della scuola e lancia la protesta-proposta dello sciopero della fame a rotazione, anche in Calabria, davanti agli ex provveditorati scolastici provinciali da parte di tutti i sostenitori di questa giusta e sacrosanta battaglia civile e sociale”.
Corbelli si dice pronto ad iniziare lui per primo “questa forma di protesta civile, dello sciopero della fame, significativamente davanti all’Ufficio scolastico regionale di Catanzaro, se questa sua iniziativa sara’ condivisa e sostenuta dalla societa’ civile calabrese, dai partiti politici, di sindacati e dalle Associazioni.
Bisogna sostenere la dignitosa, coraggiosa e disperata protesta che a Roma, davanti a Montecitorio, e in altre regioni italiane i precari della scuola hanno intrapreso per denunciare l’ingiustizia subita, da parte del Ministro della Pubblica Istruzione, Gelmini, e del Governo Berlusconi, con la vergognosa, ingiustificata e inaccettabile cancellazione di migliaia di posti di lavoro. In Calabria, una delle regioni piu’ colpite dai tagli del Governo, si sta attuando qualche isolata iniziativa di protesta.
Chiedo – continua Corbelli – che l’azione di contestazione civile diventi ancora piu’ incisiva e soprattutto vada al di la’ dei soggetti del mondo della scuola. Non dobbiamo assolutamente lasciare soli questi precari, non e’ giusto abbandonare al loro destino questi padri e madri di famiglia che lottano disperatamente, attuando alcuni di loro da molti giorni, a Roma, in Sicilia, in Campania, a Milano e in Friuli, lo sciopero della fame, semplicemente per rivendicare un loro sacrosanto diritto, che si vedono letteralmente calpestato: il posto di lavoro che si sono visti cancellare dalla sera alla mattina dopo anni di precariato e sacrifici da un Governo nemico della scuola, delle fasce piu’ deboli e dei lavoratori, come quello Berlusconi.
Provvedimenti vergognosi e profondamente ingiusti che hanno buttato nella disperazione migliaia e migliaia di famiglie di operatori della scuola che non sanno piu’ cosa fare per continuare vivere dignitosamente, avendo perso dopo anni di lavoro e precariato l’unica fonte di sostentamento.
Per questo – continua – rivolgo un appello a scendere in campo, in Calabria, a fianco dei precari. Facciamolo iniziando anche nella nostra regione uno sciopero della fame, a rotazione, ognuno per un giorno, davanti agli ex provveditorati scolastici. Impegniamoci perche’ questa iniziativa dello sciopero della fame a rotazione, ognuno per un giorno, dalla Calabria si estenda in tutto il Paese. Diamo forza, voce e speranza a questa giusta e sacrosanta protesta”.
FONTE: Orizzonte Scuola
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