mercoledì 16 dicembre 2009

Il falò della vigilia










Quella di accendere il falò nelle piazze del paese è anch’essa una consuetudine antica che si perde nella notte dei tempi. Di solito alcuni giorni prima della vigilia di Natale, alcuni giovani bussano a tutte le case del rione affinchè ciascuna famiglia contribuisca con un pezzo di legno alla preparazione del falò.Oppure ci si reca nelle vicine campagne a raccogliere fasci di legna e sterpaglie che poi, la sera del 24 dicembre, vengono portati nel luogo convenuto, dove viene allestita una catasta e vi si dà fuoco. E'veramente suggestivo assistere allo sfavillio della legna accesa e allo scoppiettio delle fascine ancora umide di pioggia, mentre gruppi di fedeli, con l’aria un po’ assonnata, entrano devotamente in chiesa per partecipare alla messa di mezzanotte.
L' enorme falò che si accende nelle piazze viene alimentato tutta la notte.I paesani dopo la messa di mezzanotte si riuniscono attorno alla focara cantando e festeggiando. I ragazzi fanno una specie di tour da un falò all'altro e premiano gli organizzatori delle focare con fichi, mele, olio,
noci e miele forniti dai più ricchi del paese.
Perché tanta attenzione per il fuoco?
Come simbolo della purificazione dal peccato originale e per bruciare tutto ciò che di negativo c'è stato nel vecchio anno.

1 commento:

  1. Molto bella questa usanza: da essa si percepisce il senso della coralità tipica della gente del sud.

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